
Il Gazzettino di Treviso
Prima incisione per il giovane pianista trevigiano che si racconta attraverso le note di Beethoven.
«Questo disco è stata un’esperienza fortissima. Mi ha rigenerato dopo tanti mesi di solitudine». Un anno di concerti cancellati e da riprogrammare. Interrotto per fortuna da qualche eccezione estiva ma soprattutto dalla gioia del primo disco. Il giovane pianista trevigiano Elia Cecino presenta la sua prima incisione questo mese (in edicola con Suonare News) raccontandosi attraverso le note, anche per esorcizzare un anno davvero terribile. Che per lui invece avrebbe dovuto rappresentare un lancio dopo la vittoria al Premio di Venezia del 2019. «Ho cercato di concentrarmi e studiare, affrontare autori nuovi, vivere questo momento come un’ulteriore possibilità di approfondimento offerta. E poi ho anche voluto cogliere alcune opportunità online, anche se senza il pubblico non sarà mai la stessa cosa. Il disco è pensato come un omaggio al 250. anniversario dalla nascita di Beethoven ed è stato registrato alla Fazioli Concert Hall di Sacile appena dopo la quarantena. È stata la prima esperienza di nuovo dal vivo».
⌈ Come è stato immaginato? ⌋
«Volevo inserire due sonate non del Beethoven maggiore che però stanno molto bene insieme. Poi ho inserito due cose che oggi credo mi stiano bene, accomunate anche dalla stessa tonalità. Si tratta della Polacca op. 44 di Chopin e della Sonata n°3 di Skrjabin. Sono due pezzi molto drammatici, sono certo che Skrjabin avesse bene in mente il lavoro di Chopin. Poi forse sono stati ispirati anche dal periodo appena trascorso».
⌈ Com’è andata l’estate? ⌋
«C’è stato un ritorno alla vita. Il primo concerto è stato il 22 giugno a Lignano, poi sono stato ospite degli Amici della Musica di Verona, e in seguito al Bologna festival. Ho suonato con l’emozione di tornare a sentire un pubblico vivo. È stato impressionante, ne sentivo il bisogno, percepivo che era quella la mia dimensione vera».
⌈ Ora si torna a chiudere tutto. Questo yo-yo che effetto le fa? ⌋
«Mi sento strano. A dicembre dovrei essere a Vienna, non hanno ancora disdetto. Intanto studio per gli eventi che sono stati posticipati. Il prossimo anno dovrei essere a Tel-Aviv e spero che la data resti ferma. Insomma mi auguro di recuperare tutto».
⌈ Durante la quarantena lei ha vinto anche diversi concorsi online. ⌋
«Sì, ho partecipato a molte di queste cose, era uno dei pochi modi per confrontarsi e darsi degli obiettivi. Mi sono trovato in buone condizioni. Ho vinto il concorso online di Kharkiv, Ucraina, e anche di Ettlingen in Germania. Poi ho partecipato anche al Concorso Virtualoso di Cleveland qualche mese fa e lì sono andato a Londra a registrare le due prove. Però poi ho smesso, capendo che comunque quello che mi interessa è un’altra cosa. Ma per le eliminatorie è sicuramente una via di mezzo interessante».
⌈ Cosa risponderebbe se le proponessero un concerto in streaming? ⌋
«Spero non mi capiti. Credo sia una situazione alquanto inquietante per l’artista».
⌈ Cosa sta studiando in questo momento? ⌋
«Sto studiano molto repertorio cameristico. Avevo in agenda un appuntamento in Trio con Mario Brunello agli Amici della Musica di Mestre e con Mario Brunello e alcuni concerti in Quintetto».
⌈ Qual è l’obiettivo oggi, in assenza di certezze? ⌋
«Rimettere tutto in sesto e ritrovare un equilibrio. Io sennò non riesco ad essere produttivo».
Elena Filini
Il Gazzettino di Treviso
8 novembre 2020