
Corriere del Veneto
L’evento sabato 21 aprile nella chiesa del Sacro Cuore voluto dalla Caritas
Un grande e giovane talento della musica. Sabato 21 aprile alle 20.30 la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Mogliano Veneto ospiterà un evento speciale: una serata tutta dedicata alla musica classica e alla solidarietà: il recital per pianoforte di Elia Cecino, giovane ma affermato talento, Cecino suonerà per tutta la comunità moglianese in un concerto fortemente dal Centro di Ascolto Caritas di Mogliano per sensibilizzare la comunità verso i più deboli e bisognosi. Vincitore di numerosi primi premi in concorsi nazionali e internazionali, a soli diciassette anni è già un pianista presente sulla scena internazionale, con concerti all’attivo in grandi sale da concerto, tra cui la Carnegie Hall di New
York.
⌈ Da quanto tempo suona il pianoforte? E come mai ha scelto questo strumento? ⌋
«Ho cominciato a 9 anni casualmente: mia mamma mi ha proposto questa attività così come molte altre. È stata poi la mia insegnante che mi ha fatto appassionare in modo particolare».
⌈ Come riesce a conciliare studio, scuola, pianoforte e amicizie? Ora per esempio è in Romania. ⌋
«Organizzo lo studio scolastico negli orari che non posso riservare al pianoforte e lo concentro nei periodi in cui ho meno impegni musicali. Nel corso delle mie esperienze di studio conosco sempre nuovi coetanei di tutta Italia e di varie parti del mondo con i quali resto in contatto e che periodicamente ritrovo. Attualmente frequento prevalentemente amici nel mio ambito con i quali condivido gioie e preoccupazioni simili alle mie».
⌈ Che cosa ha provato quando l’hanno invitata a suonare in questa occasione? ⌋
«Quando vengo invitato a suonare sono sempre orgoglioso e grato perché viene valorizzata la mia scelta di studio, in questa occasione particolarmente visto che la mia arte può dare un contributo concreto alle persone meno fortunate».
⌈ Che emozioni prova mentre suoni? E in particolare quando suona davanti a un pubblico di ragazzi giovani come lei? ⌋
«Mentre suono cerco di interpretare le emozioni che il pezzo vuole esprimere così come l’autore avrebbe voluto comunicarle agli ascoltatori. Quando suono per un pubblico di giovani sono un po’ più teso del normale perché so che la musica che propongo non è semplice da far comprendere ai miei coetanei».
⌈ E prima di un concerto cosa prova? Come si sente? Cosa fa? ⌋
«Prima di un concerto sono un po’ emozionato come è normale per chi deve proporsi in pubblico, ma mi sento carico di energia da condividere. Cerco di liberare la mente e concentrarmi in modo da tranquillizzarmi».
⌈ Dopo un’esibizione importante cosa le rimane dentro? ⌋
«Sono felice e gratificato dal contenuto della musica che ho potuto interpretare e dal calore che il pubblico di solito mi riserva».
⌈ Quando era alle medie si sarebbe mai aspettato di suonare in concerti importanti? ⌋
«In terza media già suonavo in concerto, non mi chiedevo cosa avrei fatto dopo tre anni ma nell’inconscio speravo che avrei potuto proseguire la mia attività così come sta accadendo».
⌈ Suonare per un concerto di beneficenza e suonare per un concorso: sono diverse le emozioni? ⌋
«Suonare per un concerto o per un concorso è sempre diverso perché in concerto si possono esprimere con maggiore libertà le proprie idee musicali e le proprie sensazioni visto che non si è soggetti a una valutazione di tipo scolastico. Nel caso di un concerto di beneficenza c’è la consapevolezza di essere di fronte a un pubblico particolarmente sensibile con cui condividere la causa nel modo più intenso possibile».
Alessandro Longo Sebastiano Vicil
Corriere del Veneto
20 aprile 2018